Assegni nucleo familiare, la rivalutazione degli importi

L’INPS ha reso noti i nuovi livelli reddituali relativi alla misura per il periodo 1° luglio 2023 – 30 giugno 2024 (INPS, circolare 9 giugno 2023, n. 55).

Data la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi, calcolata dall’ISTAT tra l’anno 2022 e l’anno 2021, pari all’8,1%, l’INPS con la circolare in commento ha comunicato la rivalutazione dell’indice dei livelli di reddito delle tabelle contenenti gli importi mensili degli Assegni per il nucleo familiare (ANF), in vigore per il periodo dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024.

I nuovi livelli di reddito familiare sono finalizzati ovviamente alla corresponsione dell’Assegno alle diverse tipologie di nuclei, tenendo conto che, in attuazione di quanto previsto dal D.Lgs n. 230/2021 che ha istituito  l’Assegno Unico e universale per i figli a carico, i nuovi livelli di reddito familiare dell’ANF riguardano esclusivamente i nuclei con familiari diversi da quelli con figli e orfanili e, quindi, composti dai coniugi, dai fratelli, dalle sorelle e dai nipoti. Conseguentemente, la rivalutazione in oggetto è stata predisposta con riferimento alle tabelle 19, 20A, 20B, 21A, 21B, 21C, 21D.

Le tabelle contenenti i nuovi livelli reddituali, nonché i corrispondenti importi mensili della prestazione da applicare, dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, alle diverse tipologie di nuclei familiari sono state pubblicate in allegato alla circolare in oggetto. 

L’INPS comunica anche che gli stessi livelli di reddito avranno validità per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione.

CIPL Edilizia Industria – Torino: rinnovato il contratto per oltre 10.000 lavoratori

Il CIPL prevede aumenti salariali, welfare e sicurezza

È stato rinnovato il contratto collettivo provinciale di lavoro per il settore edilizia-industria di Torino. I sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e la parte datoriale Ance hanno sottoscritto l’accordo che prevede più garanzie in materia di sicurezza, malattia, trasferta, welfare, formazione e salario e coinvolge oltre 10.000 mila lavoratori in 1.400 imprese della provincia.

Nella fattispecie, sono stati chiesti e ottenuti aumenti per la diaria e per l’indennità di mensa che viene raddoppiata. Il CCNL prevede un contributo di 30,00 euro per l’assistenza fiscale che viene erogata in un centro di assistenza convenzionato con le organizzazioni sindacali. L’elemento variabile della retribuzione viene stabilito nella misura del 4% dei minimi in vigore rivalutato nei futuri aumenti contrattuali. Adeguamento delle prestazioni integrative per spese funerarie, sussidi per studenti, assegno per lavoratori portatori di handicap e per i propri familiari e il premio di natalità che passa da 45,00 euro a figlio a 500,00 euro una tantum. Confermato il contributo spesa per l’acquisto di wi-fi, pc, tablet o notebook, per i campi estivi e il baby parking. I neoassunti under 24 possono beneficiare di un premio una tantum di 250,00 euro, mentre il premio per i lavoratori con almeno 25 anni di anzianità di imprese edili passa da 447,00 a 800,00 euro.
Confermata la prestazione per carenza malattia a carico della Cassa Edile di Torino per i primi tre giorni di malattia per eventi morbosi di durata non superiore a 6 giorni. Inoltre, viene inserita una risorsa da destinare all’ufficio notifiche per potenziare l’incrocio dei flussi delle banche dati negli Enti bilaterali con lo scopo di rafforzare la corretta applicazione contrattuale, anche per quel che riguarda la formazione e la prevenzione dei lavoratori nei cantieri di Torino e provincia. Per i lavoratori autonomi è prevista l’introduzione di una tessera di riconoscimento per lavorare in cantiere, con un Qr-code collegato ad un pc portatile che serve per individuare il lavoratore e attestare la regolarità della posizione in Cassa edile in termini anche di formazione nel percorso di Settore. Entro il 30 giugno si prevede che vengano definite le agevolazioni e i premi mirati a migliorare l’attrattività del lavoro edile e l’inserimento dei giovani.

Parità di genere, l’INL sottoscrive un protocollo con la Consigliera nazionale

Il nuovo documento d’intesa punta a dare nuovo impulso collaborazione tra l’Ispettorato e la Rete delle Consigliere di Parità (INL, comunicato 9 giugno 2023).

Un nuovo protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità in data 9 giugno 2023. Si tratta di un documento, sottoscritto dalla Consigliera nazionale di parità, Francesca Bagni Cipriani e il Capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi, con l’obiettivo di dare nuovo impulso alla consolidata collaborazione tra l’Agenzia ispettiva e la Rete delle Consigliere di Parità volta a favorire la piena applicazione della normativa in materia di pari opportunità tra uomo e donna e ad attivare efficaci azioni di contrasto alle discriminazioni di genere, anche alla luce delle modifiche introdotte dalla recente normativa.

In particolare, il protocollo impegna l’INL e la Consigliera Nazionale di Parità a collaborare e condividere ogni informazione utile sulle violazioni in materia di pari opportunità di cui vengano a conoscenza nello svolgimento delle rispettive attività istituzionali, anche desumibili dai rapporti biennali relativi alla situazione del personale, presentati dalle aziende con più di 50 dipendenti.

Inoltre, attraverso il protocollo d’intesa proseguirà la collaborazione finalizzata alla realizzazione di iniziative di informazione e approfondimento sulle tematiche lavoristiche in una prospettiva di genere con l’eventuale coinvolgimento di rappresentanti di associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, ordini professionali e altre istituzioni competenti.

CCNL Oreficeria Industria: definito il valore IPCA 2023

Previsto con il CCNL del 23 dicembre 2021, un aumento del 6,6% per tutti i livelli

In data 9 giugno 2022, tra Confindustria Federorafi e la Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil si è stipulato il CCNL dedicato agli addetti del settore orafo, argentiero della gioielleria, avente decorrenza dal 1° dicembre 2021 al 31 dicembre 2024.
La disciplina contrattuale prevede, all’art. 47- Parte salariale, l’adeguamento nel mese di giugno, dei minimi contrattuali per ciascun livello sulla base della dinamica inflattiva consuntivata misurata con l’IPCA al netto degli energetici importati così come fornita dall’Istat ed applicata ai minimi stessi.
A tal proposito, le Parti hanno stabilito di incontrarsi entro i primi giorni del mese di giugno 2023 e 2024, al fine di definire la quota di Tem relativa alla dinamica sopra descritta.
Pertanto, dal 1° giugno 2023 si assiste ad un incremento dei minimi salariali come di seguito indicati.

Livelli Aumenti salariali Minimi
2 90,01 1.453,87
3 99,17 1.601,81
4 103,19 1.666,71
5 110,24 1.780,61
5Super 117,67 1.900,52
6 126,49 2.043,04
7 137,54 2.221,43

Criteri per l’Individuazione degli elementi di incoerenza del 730/2023

Approvati dall’Agenzia delle entrate i criteri per individuare gli elementi di incoerenza da utilizzare per effettuare i controlli delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2023 con esito a rimborso (Agenzia delle entrate, provvedimento 9 giugno 2023, n. 203543).

Gli elementi di incoerenza sono individuati nello scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente, o nella presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche. È considerato elemento di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2023 con esito a rimborso la presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti. 

 

L’articolo 5, comma 3-bis, del D.Lgs. n. 175/2014,  introdotto dalla Legge di Bilancio 2016, prevede che nel caso di presentazione della dichiarazione direttamente ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che presentano elementi di incoerenza ovvero determinano un rimborso di importo superiore a € 4.000, l’Agenzia delle entrate possa effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa, entro 4 mesi:

– dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione;

– dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine.

 

Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dall’Agenzia non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a tale termine, restando fermi i controlli previsti in materia di imposte sui redditi.

 

Sempre per effetto del richiamato articolo 5, comma 3-bis del D.Lgs. n. 175/2014, i controlli preventivi possono trovare applicazione anche con riferimento alle dichiarazioni presentate ai CAF o ai professionisti abilitati.