Ttirocini: primi chiarimenti sulle novità introdotte dalla legge di bilancio 2022


Si forniscono le prime indacazioni sulle nuove disposizioni in materia di tirocini introdotte dalla legge di bilancio 2022.


Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2022 – dispone il successivo comma 721 – il Governo e le Regioni dovranno concludere, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, un nuovo accordo per la definizione di linee-guida condivise in materia di tirocini diversi da quelli curriculari, sulla base dei seguenti criteri:
1) revisione della disciplina, secondo criteri che ne circoscrivano l’applicazione in favore di soggetti con difficoltà di inclusione sociale;
2) individuazione degli elementi qualificanti, quali il riconoscimento di una congrua indennità di partecipazione, la fissazione di una durata massima comprensiva di eventuali rinnovi e limiti numerici di tirocini attivabili in relazione alle dimensioni d’impresa;
3) definizione di livelli essenziali della formazione che prevedano un bilancio delle competenze all’inizio del tirocinio e una certificazione delle competenze alla sua conclusione;
4) definizione di forme e modalità di contingentamento per vincolare l’attivazione di nuovi tirocini all’assunzione di una quota minima di tirocinanti al termine del periodo di tirocinio;
5) previsione di azioni e interventi volti a prevenire e contrastare un uso distorto dell’istituto, anche attraverso la puntuale individuazione delle modalità con cui il tirocinante presta la propria attività.
I suddetti principi devono preliminarmente essere valutati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e, successivamente, essere recepiti nelle legislazioni regionali; pertanto, ad oggi e sino al recepimento, da parte delle Regioni, delle linee guida, pertanto, restano in vigore le attuali regolamentazioni regionali.


La mancata corresponsione dell’indennità partecipazione comporta a carico del trasgressore l’irrogazione di una sanzione amministrativa il cui ammontare è proporzionato alla gravità dell’illecito commesso, in misura variabile da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 6.000 euro; tale preisione si applica in relazione alla mancata corresponsione della indennità già prevista dalle vigenti leggi.
Al fine di valutare l’uso scorretto del tirocinio e, dunque, la condotta fraudolenta del datore di lavoro che ha impiegato il tirocinante alla stregua di un effettivo rapporto di lavoro o in sostituzione di lavoratore dipendente, il personale ispettivo deve fare riferimento alle normative regionali attualmente in vigore, nonché alle istruzioni operative già fornite in materia.
Si ribadisce l’obbligo di comunicazione dei tirocini extracurriculari (Ispettorato nota 21 marzo 2022, n. 530).